mercoledì 13 febbraio 2019

Di omicidi, feste a sorpresa e altre sciocchezze

È martedì mattina, mi aspettano due giorni interi di riposo, se così si può definire il passare due giorni con le piccole pulci, senza GF ripartito per il Belgio.

Ci svegliamo come sempre troppo tardi, ma in un modo o nell'altro riusciamo a salire in macchina in tempo utile per scapicollarci verso scuola.

T: Mamma, mi manca papà! (scende una lacrimuccia)

Io: Amore bellissimo, papà è partito ieri e tornerà entro il 25, per il compleanno di mamma. Capisco che ti manchi, ma due settimane voleranno.

M: Anche perché se non torna per il tuo compleanno ti arrabbi! E lo SCULACCI! (ah la disciplina dolce, quando capisci che sei anni senza sfiorarle nemmeno con un dito hanno dato i loro frutti)

T: Però non lo fai morire, vero? Perché se tu lo fai morire, io ti ammazzo, io papà lo voglio vivo!

Io: Facciamo che nessuno uccide nessuno?

M: Mamma, lo sai che per il tuo compleanno abbiamo deciso di farti una festa a sorpresa? (farà la diplomatica da grande, un cambio di argomento veramente sottile)

Io: Tesoro grande, lo sai che per essere a sorpresa, il festeggiato non deve saperlo?

M: Tanto da qui al tuo compleanno te lo scorderai.

Io: Amore, mamma non è un criceto, è una persona, tra due settimane continuerò a ricordare quel che mi hai detto.

M: Ti prego mamma, dimenticalo, io non ti ho detto niente!

T: Tranquilla M, non ci sarà nessuna festa a sorpresa, tanto mamma per il suo compleanno sarà morta.

Stanotte ho dormito con un occhio aperto.

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