martedì 27 ottobre 2009
Decessi
domenica 18 ottobre 2009
Domenica
venerdì 16 ottobre 2009
Fortuna & Maglia
Cercando schemi per la blogsfera, sono arrivata qui.
Bel blog, ma in questo preciso momento ve lo segnalo per il "concorso" che l'autrice ha indetto.
In palio lo scialle della foto.
Se vi interessa partecipare, dovete lasciare un commento sotto il post, linkare il blog dell'autrice nel vostro (ovviamente solo se ne avete uno), controllare che alla fine del post sia stato aggiunto il vostro commento (datele il tempo di aggiungerlo però) e incrociare le dita.
Lo scialle verrà poi realizzato nel colore preferito del vincitore, che verrà decretato il 16/11/2009.
Le partecipazioni si chiudono alla mezzanotte del 15/11/2009.
Che altro dire? Partecipate.
P.P. (piccola postilla): questo blog è stato trascuratissimo dalla sua apertura.
Non ho intenzione di proseguire in questa direzione, ma di pubblicare con una certa continuità, fossero anche solo pensieri stupidi in libertà.
Sarà per questo che vi capiterà magari di leggere un post sulla maglia, seguito da uno su una qualche tempesta ormonale seguito da uno sulla termodinamica.
Quel che viene, viene. So che così mi giocherò anche quei due lettori che mi ritrovo, ma mi adeguerò.
venerdì 4 settembre 2009
La catena dei libri
Fine dell'aggiornamento di servizio, passiamo alle cose serie.
Non amo catene e affini, ma sulla blogsfera ho trovato questa, alla quale si partecipa pure volontari, e quindi ve la illustro:
- la persona che accetta di partecipare riceverà una mail (da me nella fattispecie) nella quale saranno riportati due indirizzi (indirizzo 1 e mio indirizzo).
- dovrà inviare un libro che ha amato (non provatevi a mandare schifezze, che sennò la catena non viene niente bene, e la persona alla quale dovete mandarli è una mamma ed è una persona meravigliosa, e se le mandate schifezze vi spezzo le braccine) ad indirizzo 1. Se vorrà potrà aggiungere segnalibri, bigliettini che spiegano perchè ha amato quel tomo in particolare, o qualsiasi altra cosa, che a me farebbe piacere se per ogni libro mi arrivasse qualcosa che testimoni chi lo manda, quindi propongo anche questo.
- dovrà poi cercare altri sei pazzi come lui disposti a partecipare a questa catena (che è precisamente quello che sto facendo scrivendo questo post)
- a questi sei pazzi dovrà mandare una mail contentente mio indirizzo e suo indirizzo, rigorosamente in quest'ordine.
- se tutti si impegnano, per magilla ogni persona invia un libro, e ne riceve 36 (non è difficile, ma comunque ve lo spiego.. a me manderanno il libro i sei che voi che accetterete di partecipare troverete, e sei che mi mandano un libro per ognuno di voi sei, fa trentasei. La stessa cosa per voi che continuerete la catena).
Se le regole non sono chiare, chiedete e vi sarà spiegato.
Ora, io mi aspetto che partecipi anche il mio moroso, da appassionato lettore quale è (eppoi lui sa quanto possa io essere capace di rompere i coglioni, se mi ci metto, e vivendo assieme non gli conviene provocarmi), quindi mi servirebbero cinque persone 5 che vogliano partecipare a questo gioco divertente, sei se non riesco a rompergli abbastanza.
Dico a te, sì, tu che stai leggendo, cosa aspetti a sottoscrivere qui nei commenti la tua adesione?
Nel caso, scrivetemi a vallina@alice.it
Accorrete gente, accorrete.
venerdì 29 maggio 2009
Lumi tra i nembi
pensando cos'è che mi fa più paura,
riscopro l'enormità dell'abbandono,
mi chiedo chi meriti il mio perdono.
Un padre che un dì mi ha generato,
di me a lungo si è scordato,
spegnendo la gioia dal mio viso,
celata da un tristo e amar sorriso.
Lui torna, e io mostro che l'accetto,
eppure ancora non gli ho detto,
che il tarlo del tutto non è andato,
il dubbio qualcosa ha logorato.
Domande a lungo trattenute,
racchiuse in scatole sperdute,
a lungo ancor lì resteranno,
e mai più si dissolveranno.
La luna dal nembo fa lenta capolino,
so già che non durerà fino al mattino,
il fioco lume che sfida impavido il vento,
m'accontento di questo sol momento.
Riscopro la melodia del tuo silenzio,
in mano, un calice d'assenzio,
tu sei l'unico porto sicuro,
e rendi il mio cielo meno scuro.
E allora, basta pensare al brutto,
del resto, noi siam qua all'asciutto,
e mentre fuori, impazzan tuoni e vento,
un tuo bacio per il mio cuore è unguento.
mercoledì 22 aprile 2009
Val e la religione
Pazienza, meglio pochi ma buoni.
Nello specifico, meglio solo io che apprezzo quel che scrivo, che diecimila che vengono per potermi dare il buongiorno, come spesso succedeva nell'altro blog. Del resto, ho aperto un nuovo blog senza fare pubblicità da quello vecchio anche per questo.
Mi ritengo laica.
Non credo in Dio, Maometto, Budda, varie ed eventuali.
Credo in me stessa, credo nel libero arbitrio, credo di dover vivere ogni giorno al meglio, perchè non mi verrà mai ridato indietro, perchè non avrò un'altra chance, un aldilà.
Un po' invidio chi può trovare conforto nella fede, ma ogni volta che mi sono posta degli interrogativi sull'argomento, mi sono trovata d'accordo con me stessa: non riesco a credere in un qualcosa di superiore, la mia mente, su questo argomento fin troppo razionale, non riesce ad accettare di credere a qualcosa di non provato. Insomma, son fatta così, mica si può scegliere se avere fede.
In compenso ho un'opinione abbastanza netta, e critica, nei confronti delle istituzioni religiose.
In particolare, il "nuovo" papa mi provoca un'irritazione notevole ogni volta che apre bocca su un qualsivoglia argomento.
Anche in questo caso penso però che la simpatia non possa esser comandata, quindi non mi posso colpevolizzare se uno su due dei Papi che ho visto in azione non mi aggrada per nulla, e nemmeno posso farmi il sangue amaro per ciò, tanto mica viene a casa con me la sera.
O forse sì?
Il punto è proprio che, cattolica, musulmana o chissàcosa che sia, la chiesa dovrebbe dare delle linee guida, delle regole di vita, solamente ai propri fedeli, e non metter becco nella vita politica e legislativa di uno Stato nel quale laici, cattolici, musulmani e chissàcosa dovrebbero vivere in armonia.
Faccio sesso col preservativo, abortisco, mi divido, faccio qualsiasi cosa mi venga in mente, nel rispetto delle leggi?
Tu, credente, mi puoi biasimare, puoi anche non frequentarmi, odiarmi se vuoi, provare a dissuadermi, ma non puoi tentare di modificare le leggi del mio Stato, che non sono le stesse del tuo dio, per farmi smettere.
Potrà essere che comportandomi così io non entrerò mai nel regno dei cieli, che io sia una stolta col paraocchi, ma magari a me piace il mio paraocchi.
Se un fedele può definirsi tale, seguirà le regole della sua chiesa indipendentemente dal fatto che siano o meno leggi dello stato in cui vive, se io non lo sono, non spetta a lui obbligarmi a seguirle.
Nessun Dio con la D maiuscola, degno di questo nome, si sognerebbe mai di obbligare qualcuno a fare alcunchè.
Io non ti impongo di comportarti in maniera diversa, non ti dico di fare sesso prima del matrimonio se non vuoi, non ti dico di amarmi, non vengo a dirti di cambiare la Bibbia, ma soprattutto provo a rispettare te e le tue idee, pur non condividendole, e non vedo perchè tu non possa fare altrettanto con me.
Accetto la discussione, non accetto l'imposizione.
Ti do rispetto, pretendo rispetto.
Non mi sembra tanto difficile, eppure tanti non lo capiscono, sia nella "squadra" dei credenti, sia in quella dei laici.
(Continua, prima o poi)
martedì 31 marzo 2009
Fernando
V, mio fratello, che domenica, quando ci hai abbandonato, si è sdraiato vicino a te, anche se non ci eri più, perchè non ti voleva lasciare, e avresti fanculato il prete, per le frasi fatte che ha usato, per quante volte ha chiamato in causa la chiesa.
martedì 24 marzo 2009
MST
Esiste, a Modena (forse anche in altre città, anzi, quasi sicuramente, ma io parlo per esperienza personale), un ambulatorio che si chiama MST.
Sono stata mandata in tale ambulatorio da un medico per un controllo, in un periodo in cui avevo problemi intestinali.
Mi presento, prendo il numeretto per accedere e noto un nutrito gruppetto di persone, in attesa per il medico che riceve accanto, che mi guardano in maniera bizzarra, mentre chi attende con me fa parte di una schiera di personcine che vorrei evitare d'incontrare di notte in una stradina isolata.
Ok, lo so, ora penserete che sono superficiale, che non si giudicano le persone dal proprio aspetto, etc, ma resta il fatto che guardando negli occhi certe persone mi vengono i brividi. Sarò superficiale, amen.
Ad ogni modo, torniamo a noi: dopo qualche minuto la signora alla mia sinistra mi chiede cosa voglia dire l'acronimo.
Per chi non lo sapesse, si parla di Malattie Sessualmente Trasmissibili.
Quando gliel'ho comunicato, mi ha guardata come se fossi portatrice di un qualche batterio che avrei potuto passarle tramite saliva, e si è spostata due sedie più in là.
Signora, se non l'avesse capito, non avevo nessuna intenzione di fare sesso con lei, quindi poteva considerarsi al sicuro in ogni caso.
Tralasciamo il fatto che non capisco come mai mi abbiano mandata in tale ambulatorio per problemi intestinali, ma tant'è, ne sono felice, perchè non sapevo nemmeno che esistesse.
Voglio dire, la scuola ci ha portati almeno quattro volte al consultorio per spiegarci tutto sulla prevenzione sessuale (una volta perchè ci lanciavamo gessi, ma questa è un'altra storia, e forse un giorno ve la racconterò), e nessuno si è mai degnato di metterci a conoscenza dell'esistenza di un ambulatorio ad accesso diretto dove, con solo carta d'identità, tesserino sanitario e un po' di pazienza, si possono avere le analisi del sangue gratuite, con controllo su AIDS e tutte le malattie che si possono trasmettere sessualmente.
Quando sentivo parlare del "test" in certi telefilm, mi chiedevo perchè in Italia non fosse facile farlo quanto "da loro".
Ora lo so, e se dovessi avere rapporti "a rischio" ne approfitterò, ma resto comunque basita davanti alla disinformazione in materia.Perlomeno, io e tutti i miei compagni delle superiori ne eravamo totalmente all'oscuro, e non credo che fossimo noi quelli anomali.
Visto che io sono molto altruista e generosa, vi sto mettendo al corrente di questa opportunità:
il test si può fare, è gratuito (scoperto dopo aver tentato invano di pagare il ticket), si va all'ingresso 18 del Policlinico al mattino MOLTO presto, si bussa, l'infermiera vi da un numeretto, si aspetta che la sopradetta infermiera vi chiami, dopodichè il dottore vi farà un prelievo, vi dirà da quale data potrete andare a ritirare le analisi, ed è tutto.
Facile vero?
Esattamente, quindi fatelo, sarete più sicuri sia voi sia il vostro partner, fisso od occasionale che sia.
lunedì 23 marzo 2009
Il bambino con il pigiama a righe
Ho da poco compiuto gli anni e, tra gli altri, mi è stato regalato il sopradetto libro di John Boyne.
Devo ammettere che non l'avrei mai acquistato, costo troppo alto per tomo troppo sottile, e quindi probabilmente non l'avrei mai letto. Sarebbe stato un errore imperdonabile.
Raccontarne la trama, come ho potuto sperimentare di persona, sarebbe un'attività faticosa e di difficile successo. Boyne ha questa capacità innata di trasmettere un concetto, un'immagine, uno stato d'animo, con poche parole, qualche frase al massimo. Nel tentativo di recensirlo richiamando la storia, ci si troverebbe quindi davanti ad un bivio: citarlo direttamente, o rischiare di affannarsi tre ore e mezza per raccontare un volume che personalmente non me ne ha richieste più di due per la lettura.
Per quanto mi riguarda, ho letto a mia madre interi capitoli, per riuscire a farle capire che opera d'arte mi avesse donato.
Onde evitare figure barbine non mi cimenterò nell'impresa, ma vi esplicherò i motivi per i quali credo dovrebbe esser presente nella libreria di ognuno di noi:
- uno stile letterario semplice, senza troppi fronzoli, che consente la lettura tanto a me (ventiquattrenne) quanto a mio fratello (quattordicenne), anche se a diversi livelli interpretativi;
- una trama che fa riflettere anche chi anagraficamente parlando le guerre mondiali non le ha nemmeno sfiorate per sbaglio, chi non ama la storia, soprattutto quando non ci serve ad imparare dai nostri errori.
Vi troverete a lasciarvi trascinare da Boyne, da rabbia, tristezza, voglia di costruire una macchina del tempo per andare a strappare i ridicoli baffeffi a quel piccolo omuncolo antipatico, prendere quei due bambini pelati per mano e portarli lontani, in un mondo migliore, che forse ancora non esiste.
Un testo che fa sorridere, piangere, riflettere.
Un piccolo capolavoro che lascia l'amaro in bocca.
Quando qualcosa riesce a risvegliare tanti aspetti di noi, tutti assieme, vale la pena farlo nostro.
venerdì 20 marzo 2009
Leonardo
Purtroppo però, i libri costano sempre di più e lo stipendio cala, mentre la mia velocità di lettura non ne vuole sapere di rallentare almeno un po', indi per cui mi sto ingegnando.
Blogspot, lode alla piattaforma, consente di visualizzare tutto un blog in un'unica pagina semplicemente incollando alla fine del link
/search?updated-max=2009-03-06T17%3A30%3A00%2B02%3A00&max-results=100000,
al posto di 2009-03-06 va ovviamente messa la data corrente. Salvando poi in txt, mi trovo davanti tante belle paginette da leggere in tutta tranquillità, senza alcuna spesa. L'unica lacuna di questo sistema è che link e immagini scompaiono, ma non penso che i miei capi approverebbero se mi vedessero passare una qualche mezz'ora ogni tanto a navigare su Internet, mentre così sembra quasi che io stia lavorando.
Il blog del quale voglio parlarvi oggi è "Leonardo", scritto da un blogger modenese, uno dei veterani di questo tipo di comunicazione (2001).
Già questo mi infastidisce: un modenese che scrive così bene, ha un'età che rientra nella mia fascia di conoscenze, ha delle idee politiche e sociali pericolosamente vicine alle mie, scrive da otto anni e lo scopro solo ora.
Considerando poi che è terribilmente prolifico, ci ho messo quasi un mese a leggermi TUTTO il blog, ma ne è valsa la pena.
Parla di Genova e Giuliani, di 11 settembre, di passaggio dalla lira all'euro, e stimola ricordi.
Stimola anche considerazioni su quanto fossi piccola e ingenua all'epoca, su quanto mi sia sfuggito di temi così scottanti e, se devo essere sincera, mi fa anche sentire un po' in colpa. In colpa perchè quest'uomo ha investito tempo, denaro ed energie per portare avanti ideali che sono anche i miei, ed io invece mi sono sempre tenuta in disparte. Mi fa sentire inutile, mi fa venir voglia di combattere per quello in cui credo. Ad ogni modo, visto che me lo sto rileggendo tutto (e questo si chiama masochismo, fidatevi, che certi pezzi sono di una noia abissale) si inaugurerà il tag "Leonardo", sezione che raccoglierà tutti gli argomenti sui quali mi verrà la malsana idea di disquisire solamente perchè l'ha fatto anche lui, e sì dai, pure io avevo qualcosa da dire al proposito.
Insomma, per tutti quei post, potrete prendervela con lui che, al di là degli scherzi, merita una vostra visita.